venerdì 8 maggio 2009

D'acqua

Nell'inquieto del domani, nella notte che è di fronte, acqua divento. Per dissetarmi ancora.
Non ho bisogno d'altro che d'acqua. E se d'acqua sono io, la sete, di vento, verso popoli sconosciuti, poco a poco, la pioggia.
Il giorno arido, sempre più arido. Di pietra.
Ed il peso di ciò che resta alleggerisce il tempo. Le lancette sono andate.
E forse non resta altro anche a me.