martedì 10 marzo 2009

Anonimato

Individuo nell'anonimato della folla. E così il tempo metro e misura. Il modulo traccia generatrici improbabili che convergono in centralità che a malapena hanno rubato il nome al centro. 
Centro del cerchio, della forma perfetta, centrica in quanto tale.
Nessun centro dunque, sempre al lato perciò. E il lato non conosce infinito, in quanto tale.
Spigoli ovunque, più o meno aspri, più o meno pungenti. Ma sempre deboli.
Forti e robusti per contrappasso ma infinitamente deboli.
E si aprono ad ogni colpo come un grido scemo, privo d'empatia, una reazione sensibile.
Si scopre il debole, duplice, molteplice e maschera di uno.
L'uno del tutto vulnerabile quando il tutto resta tutto.
E uno resta a guardare tutto senza capirne il perché.