Prima del respiro, l'insofferenza. Poi l'emancipazione. L'eleganza.
Con o senza dignità, distinguersi. Estinguersi.
Non c'è stato un attimo in cui ho creduto potessi entrare e rifarlo ancora. Al centro della stanza e noi fissi al centro. Impossibile, per chiunque.
Alla fine ho capito che il timore è nulla. L'attimo è il caso.
Ed è l'unica cosa che abbiamo.
E che non possiamo controllare.